Le modalità dell’arrampicata agonistica

Arrampicata Lead

Nell’arrampicata Lead, fino a qualche anno fa conosciuta anche come “difficoltà”, l’atleta arrampica su vie lunghe e difficili, utilizzando unicamente mani e piedi, di modo che i rinvii che incontra lungo il percorso servano solo come dispositivo di sicurezza. Infatti, facendo passare la corda all’interno dei moschettoni, questa proteggerà l’arrampicatore in caso di caduta. All’altro capo della corda, ovvero a terra, ci sarà un assicuratore che darà o recupererà la corda in eccesso man mano che l’arrampicatore continuerà a salire. In questo tipo di gara esiste un tempo massimo entro cui bisogna completare la via, di solito sei minuti, per quanto possa cambiare un po’ in base al criterio con cui è stata tracciata la via.

Come si ottengono punti nella Lead?

Il punteggio viene calcolato in base alla presa più alta raggiunta in questo arco di tempo (ad ogni presa corrisponde un punteggio) e a come è stata utilizzata. Le prese, infatti, possono essere “controllate” o “utilizzate”. Con queste definizioni ci riferiamo, nel primo caso, al raggiungimento di una posizione stabile dell’arrampicatore dopo aver afferrato la presa (quindi, avendola tenuta in maniera stabile con controllo del baricentro), mentre nel secondo caso l’arrampicatore avrà utilizzato quella presa per impostare e tentare il movimento successivo, senza però raggiungere la presa seguente con una posizione stabile. Per questo motivo la presa “utilizzata” avrà un punteggio maggiore rispetto alla presa “controllata”; questa differenza di punteggio viene espresso con un “+” di fianco al numero della presa (ad esempio, se l’arrampicatore tiene stabilmente la presa 17 e poi cade, il punteggio sarà “17”; se imposta anche un lancio alla presa successiva, sarà “17+”).

Come funziona una gara Lead

Le classifiche della Lead per accedere alle fasi di gara successive vengono calcolate in modo diverso a seconda che si tratti di Qualifiche, Semifinali o Finali. Nelle fasi di qualifica, ogni arrampicatore sale due vie dopo aver fatto una salita di prova e, una volta concluso il proprio turno, il punteggio finale si otterrà moltiplicando i due risultati finali (il valore sarà quello del ranking, non il numero dell’ultima presa raggiunta), e calcolando la radice quadrata del valore ottenuto. Passeranno alla fase Semifinale i 26 arrampicatori che avranno ottenuto il punteggio più basso.

Sia nelle Semifinali che nelle Finali gli arrampicatori hanno un solo tentativo disponibile, senza salita di prova; hanno un tempo di ricognizione della via da terra limitato prima di cominciare con il loro tentativo.

Al contrario di quanto accade nelle Qualifiche, gli arrampicatori non possono vedere la gara dei loro avversari, né ricevere alcun tipo di informazione sulla via dai propri Tecnici o Istruttori.

Arrampicata su blocchi o bouldering

Il punteggio finale si calcola sulla presa più alta che si stata dominata; vince quindi chi ha raggiunto la presa più alta. Nella Finale, in caso di parità, si terrà conto del tempo impiegato per raggiungere quella stessa presa.

Questo tipo di arrampicata si pratica su pareti basse, con un’altezza massima di 4,5 metri e senza alcun dispositivo di sicurezza per trattenere la caduta dell’arrampicatore, che sarà invece ammortizzata da specifici materassi da palestra (o crash pad nel caso del boulder su roccia). Per questo motivo in questa disciplina i percorsi tracciati sono molto più brevi ma con un alto livello di difficoltà; nel boulder l'atleta dovrà anche saper gestire l’arrampicata su varie inclinazioni e con tipologie di prese tecnicamente complesse.

Come funziona una gara di Boulder

Si inizia con un turno di qualificazione nel quale ogni arrampicatore deve riuscire a completare 5 boulder: i migliori venti accederanno alle Semifinali e poi da qui, i primi sei avranno diritto a partecipare alle Finali. Nelle Semifinali e nelle Finali gli arrampicatori dovranno provare a salire 4 boulder. Ogni boulder avrà un massimo di dodici prese: un nastro colorato marcherà le prese di inizio (start), dove ci saranno due nastri per indicare le prese delle mani e altri due per indicare i piedi. In più, anche la presa finale (Top) dovrà essere ben marcata e potrà corrispondere a una presa oppure a una posizione eretta sopra due appoggi per i piedi (in questo caso il top sarà marcato con un quadrato di nastro in cima alla parete, dove idealmente l’arrampicatore dovrà appoggiare in aderenza entrambe le mani).

Tutti i boulder di gara hanno anche una presa “di zona” e, nel caso in cui la si raggiunga con un controllo del baricentro del corpo, costituirà un punteggio intermedio valido per la classifica (vale il primo tentativo in cui la si raggiunge per ogni blocco). Se la presa di zona non viene controllata (magari la si salta), ma l’arrampicatore sale comunque il boulder accoppiando il top, la presa di zona verrà assegnata all’interno di quel tentativo.

In quanto al tempo di salita, c’è un limite di 5 minuti per completare ogni boulder (4 nella finale); all’interno di questo arco di tempo l’arrampicatore può fare tanti tentativi quanti gliene siano necessari per raggiungere il top, tenendo conto che anche il numero di tentativi influirà sul punteggio finale.

Come si ottengono punti nella gara Boulder?

Alla fine della gara, il punteggio terrà in conto quattro criteri, dal più importante al meno importante.

1. il numero di boulder completati, dal maggiore al minore
2. Il numero di zone raggiunte, dal maggiore al minore
3. Il numero di tentativi per raggiungere il top, dal minore al maggiore
4. Il numero di tentativi per raggiungere la zona, dal minore al maggiore

Quindi, chi avrà salito più boulder e raggiunto più zone con il minor numero di tentativi, avrà un punteggio più alto in classifica. In caso di parità, si applica il principio del “conteggio alla rovescia”, dove si terrà conto del miglior piazzamento ottenuto tra i due arrampicatori nel turno precedente

Arrampicata di velocità

Come suggerisce il nome, questa disciplina si concentra sulla velocità con cui si raggiunge la presa più alta e si svolge su pareti standardizzate di 10,5 metri o 15,5 metri, in due modalità diverse. In questa disciplina, gli arrampicatori scalano in top rope, ovvero con una corda di protezione dall’alto.

La gara inizia con una classifica dalla quale i sedici arrampicatori che avranno avuto il miglior tempo passeranno agli ottavi di finale. A partire da questo momento, si faranno dei round a eliminazione diretta in modalità “duello”, dove due arrampicatori devono salire in contemporanea, e il più velocemente possibile, due percorsi perfettamente identici sulla stessa parete, fianco a fianco. Arrivati in cima dovranno, con un lancio finale molto scenografico, stoppare un timer che determinerà il tempo ottenuto, misurandolo sui centesimi di secondo.

Un triplo segnale acustico segnala lo start della salita: nel caso in cui l’arrampicatore parta erroneamente prima dell’ultimo segnale acustico, sarà automaticamente squalificato (false start), comportando così il passaggio alla fase di gara successiva del suo avversario.

Formula combinata

La modalità di gara “combinata” si riferisce a un formato molto recente, dove si tiene conto dei risultati di velocità, difficoltà (Lead) e boulder e che porta a una classifica propria, con una Finale alla quale possono accedere i primi sei classificati. L’arrampicatore deve competere, sia nelle fasi di Qualifica che nelle Finali, nelle discipline di Speed, Boulder e Lead in questo ordine. Alla fine di questa fase si moltiplicano i risultati delle tre discipline, decretando come vincitore colui che avrà ottenuto il punteggio più basso.

L’arrampicata è diventata sport Olimpico dal 2020: le gare hanno sempre luogo su strutture artificiali.

Le palestre di arrampicata, o sale boulder, sono strutture artificiali create nello specifico per praticare l’arrampicata. Per questo motivo sono attrezzate con diverse tipologie di prese da arrampicata, che differiscono tra loro per forma, tipologia di prensione e colori, e vengono fissate su pannelli che hanno diversi gradi di inclinazione. In questo modo sarà possibile allenarsi sia sulle pareti verticali che su strapiombi con diverse angolazioni, fino ad arrivare ai 40, 45, 60 gradi o addirittura a veri e propri tetti.

Di solito le pareti sulle quali vengono avvitate le prese di arrampicata sono realizzate in legno, cemento o fibra di vetro. Le prese da arrampicata sono realizzate in resine di poliestere con cariche minerali o in fibra di vetro, estremamente resistenti e durevoli, oppure in resine poliuretaniche, più leggere ma molto più fragili. Le forme sono molto diverse, favorendo così la pratica delle diverse tipologia di prensione e di movimento più comunemente eseguiti nella roccia.

Ora che conosci i diversi tipi di arrampicata, sapresti dire qual è il tuo preferito? Ma ora lasciamo perdere la teoria… e andiamo a scalare!